IMPIANTI FOTOVOLTAICI

I VANTAGGI

Nel processo fotovoltaico i fotoni della radiazione solare accelerano elettroni in materiali speciali e generano una corrente elettrica. La corrente è convertita da continua ad alternata (il tipo comunemente usato) da dispositivi speciali chiamati inverter. Non ci sono cicli di potenza e larghe turbine, come in impianti a combustibili fossili o ad energia nucleare. Non c’è bisogno di costruzioni pesanti, come canali e dighe nel caso di impianti idroelettrici.

L’energia fotovoltaica può essere prodotta ovunque ci sia la luce del sole, sul tetto della tua abitazione, in campagna, su una tettoia, su piattaforme galleggianti o nello spazio! Questa energia può essere accumulata in batterie per renderla sempre disponibile, oppure può essere immediatamente utilizzata dall’utenza, anche senza l’adozione di batterie (è il caso degli impianti connessi alla rete elettrica).

L’energia fotovoltaica ha altri grandi vantaggi:

- è gratuita, in quanto ha come fonte il sole;
- il funzionamento dell’impianto è assolutamente pulito e a basso impatto ambientale;
- la manutenzione è minima, data l’assenza di parti in movimento sotto stress;
- il sistema può essere dimensionato in ragione di esigenze specifiche.

Una delle nozioni incorrette a proposito di sistemi fotovoltaici è che essi producono solamente quando il cielo è sereno. In realtà, essi funzionano ugualmente bene con luce diffusa dalle nuvole. Inoltre, l’energia in eccesso immagazzinata durante il giorno può essere usata durante la notte.

Il futuro dell’energia fotovoltaica è luminoso per via di numerosi fattori:

- rapido abbattimento dei costi;
- inquinamento praticamente nullo durante il funzionamento;
- lungo tempo di vita: alcuni materiali mantengono 80% del loro rendimento iniziale anche oltre il trentesimo anno di operazione continua;
- minima manutenzione;
- bassissimo impatto ambientale.

PUNTO DI VISTA SOCIALE E IMPATTO SUL PAESAGGIO

Punto di vista sociale.
Gli impianti fotovoltaici riducono la domanda di energia da altre fonti tradizionali contribuendo alla riduzione dell'inquinamento atmosferico (emissioni di anidride carbonica generate altrimenti dalle centrali termoelettriche). L'emissione di anidride carbonica "evitata" ogni anno è facilmente calcolabile. È sufficiente moltiplicare il valore di energia elettrica prodotta dall'impianto fotovoltaico per il fattore del mix elettrico italiano (0,531 Kg Ci2/kWhel).

Es. 1000 kWhel/kWp x 0,531 Kg = 531 Kg Co2

Moltiplicando poi l'anidride carbonica "evitata" ogni anno per l'intera vita dell'impianto fotovoltaico, ovvero per 30 anni, si ottiene il vantaggio sociale complessivo. Nel precedente esempio, l'impianto fotovoltaico durante la sua vita "evita" la produzione di 15.930 Kg di CO2 e facilita il rispetto del Protocollo di Kyoto.

L'impatto sul paesaggio.
La modularità dei pannelli solari consente di integrare i moduli sulle superfici esistenti delle abitazioni, normalmente sui tetti. L'impatto ambientale e paesaggistico è pertanto nullo.

Mappa solare in Italia

Un'interessante mappa solare elaborata dall'Unione Europea permette di calcolare la produzione di energia elettrica da un impianto a pannelli solari nelle varie regioni italiane. Su una scala da 900 a 1500 kWh (chilowattora) il centro studi della Commissione europea ha ricostruito la quantità di energia prodotta da un impianto fotovoltaico della potenza di 1 kW.

Gli impianti fotovoltaici nelle regioni settentrionali hanno un rendimento annuale medio di circa 1000-1100 kWh. I valori salgono a 1200-1300 kWh nelle regioni del centro Italia e arrivano a toccare i 1400-1500 kWh nelle regioni meridionali e in Sicilia. La cartina non deve far pensare alla scarsa convenienza dei pannelli solari al Nord. Basti pensare che ancora più a nord, in Austria e in Germania, i pannelli solari sono molto più diffusi che in Italia.

A nostro giudizio la mappa solare evidenzia la grande opportunità degli italiani di cavalcare l'onda delle energie rinnovabili.

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